La Carbossiterapia è indicata in tutta una serie di patologie croniche che vedono compromessa la microcircolazione :cellulite ,insufficienza venosa cronica ,ulcere venose e arteriose , fenomeno di Raynaud,invecchiamento cutaneo ,psoriasi ,reumoartropatie.Possiamo pensare alla cellulite  come una spugna imbevuta e l’utilizzo di anidride carbonica (CO2) medicale allo stato gassoso è come una strizzata energica della spugna stessa migliorando cosi quella situazione di stasi venosa che caratterizza  appunto la PEFS (o cellulite).Questa terapia torna vantaggiosa perchè agisce sulla  adiposità localizzata determinando la lipolisi dei trigliceridi con l’aumento del flusso ematico tessutale locale con un maggiore apporto e rilascio di ossigeno che si traduce in un aumento del metabolismo tessutale locale e di conseguenza con una maggiore stimolazione della lipolisi.Con la tecnica iniettiva sottocutanea la carbossiterapia realizza un lieve gonfiore (enfisema)sottocutaneo che libera sostanze algogene che attivano la lipolisi distrettuale .Le controindicazioni al trattamento sono l’insufficienza cardiorespiratoria cronica grave ,insufficienza renale cronica grave e l’anemia grave .L’anidride carbonica è atossica e priva di rischi .Le sue funzioni riabilitative della microcircolazione e lipolitiche possono rappresentare un valido aiuto per combattere la cellulite .